Una cosa è sicura: la zeppola nasce fritta
Non capisco come mai alcuni dolci debbano essere mangiati soltanto in determinate occasioni: io, ad esempio, vorrei trovare il panettone tutto l’anno e mangiarlo in spiaggia, magari insieme ad un thé al limone ghiacciato! È anche il caso delle zeppole, tipico dolce che viene preparato principalmente in occasione della festa del papà. Questi golosissimi dolci hanno origini antiche, pare che la prima ricetta sia del gastronomo Ippolito Cavalcanti che la rilasciò direttamente in dialetto napoletano.
Una cosa è sicura: la zeppola nasce fritta.
Oggi troviamo diverse versioni, tra cui quella al forno, e diverse farciture: classica crema pasticciera ma anche chantilly o al cioccolato, l’importante è non lesinare! Nota sugli aromi: bacca di vaniglia naturale oppure scorza di limone o arancia non trattata. Niente vanillina o aromi artificiali. Infine, Lo so che state tutti pensando a lei: l’amarena che, in questo caso, funge proprio da ciliegina sulla torta. Personalmente, quando mi capita di offrire le zeppole, la ritrovo sempre nel piatto come un nocciolino scartato. Tuttavia, se non la mettessi, mancherebbe decisamente qualcosa. E poi, a mio avviso, è essenziale per contrastare l’estrema dolcezza della zeppola.
Adesso che sapete qualcosa in più sulle zeppole non vi resta che provare a farle! Per i vostri papà, sarà un dolcissimo regalo!